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06 056 05 - L'Armenia trionfa a sopresa alle Olimpiadi degli scacchi di Torino
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L'Armenia ha vinto le Olimpiadi di scacchi a Torino. Questa mattina, all'ultimo dei tredici turni previsti, la compagine caucasica ha pareggiato in pochi minuti il suo incontro con l'Ungheria. Il 2-2 le ha permesso così di salire a 36 punti, una quota che la Cina (diretta inseguitrice) non può più raggiungere.
Al torneo hanno preso parte 155 formazioni. L'Armenia, che è stata trascinata dal ventitreenne grande maestro Levon Aronian, fra i migliori giocatori del mondo, è stata la sorpresa del torneo. La favorita della vigilia era la Russia, che però è stata tradita dal cattivo stato di forma di un paio di giocatori.
"Forse non siamo più forti dei russi, ma sulla scacchiera siamo dei combattenti": questo il commento dell'armeno Gabriel Sargissian, 23 anni, uno
dei sei giocatori della squadra. Lo scacchista ha parlato prima di sottoporsi al prelievo di urina per l'esame antidoping (che viene fatto anche nei tornei
scacchistici più importanti). Il giovane neocampione, pur essendo poco conosciuto a livello internazionale, è stato uno degli artefici del successo della sua squadra.
Tra le donne, invece, le Olimpiadi sono state vinte dall'Ucraina: le ragazze guidate da Natalia Zhukova hanno pareggiato (1.5-1.5) il loro incontro all'ultimo turno con l'Armenia, e a questo punto non possono più essere raggiunte dalle dirette inseguitrici (Russia e Cina). Al girone femminile hanno preso parte 108 formazioni da tutto il mondo. Ma ci sono state anche scacchiste che hanno partecipato al torneo generale, aperto a entrambi i sessi.
V.V
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