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06 06 23 - Un cristiano titolare nell’Iran È il difensore Andranik Teymourian «Non mi sento adisagio»
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Un cristiano titolare nell’Iran È il difensore Andranik Teymourian «Non mi sento adisagio»
NORIMBERGA — Ha giocato da titolare nelle ultime due amichevoli, contro Croazia e Bosnia Erzegovina e domenica potrebbe essere nell'undici iniziale che
affronterà al Franken Stadion di Norimberga il Messico: è l’unico cristiano della squadra dell’Iran. Si chiama Andranik, detto «Ando», Teymourian, ha 23 anni, fa il difensore e appartiene alla Chiesa ortodossa armena, che in Iran conta 300 mila fedeli su una popolazione di quasi 70 milioni. Una goccia nel mare. Gioca nella squadra dell’Abu Moslem, nella città santa sciita di Mashhad, nell’est del paese, dove sorge tra l’altro il mausoleo all’Imam Reza, che è meta ogni anno di milioni di pellegrini sciiti. Non un posto qualsiasi, dunque.
Teymourian parla, però, solo di calcio e anche lui, come il presidente iraniano Ahmadinejad, si dice fiducioso nel passaggio del turno. «Penso - dice - che abbiamo l’80 per cento di possibilità di passare agli ottavi». In squadra dove tutti gli altri suoi compagni sono di religione islamica lui non ha problemi.
«Posso assicurare - dice - che non ho alcun problema in quanto cristiano e i miei rapporti con i compagni sono ottimi». Prima di lui un altro cristiano aveva fatto parte della nazionale: Eskandarian, membro della compagine che partecipò al primo mondiale dell’Iran, nel 1978, quando in Argentina vinsero i padroni di casa. Ma erano altri tempi, in Iran c’era ancora lo Scià di Persia, che cadde appena sette mesi dopo quel mondiale sotto i colpi della rivolta guidata dall’ayatollah Khomeini che instaurò la Repubblica islamica. Dopo la rivoluzione, seguita dalla lunga guerra con l’Iraq, dal 1980 al 1988, il calcio iraniano visse una stanca e oscura stagione per poi tornare a entusiasmare le folle e le autorità con l’accesso al mondiale francese del 1998, dopo 20 anni dalla prima impresa. Oggi la terza esperienza con l' entusiasmo di tutto un popolo e del suo presidente, quel Mahmud Ahmadinejad che tutti dicono sia un grande appassionato di calcio al punto da essersi più volte allenato con la nazionale
V.V
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