Luglio,
in Iran è la Festa di San Taddeo
Nel
mese di luglio (tra il 19 e il 26) si celebra, come tutti gli anni,
la festa di San Taddeo, nota in Armenia e Iran come Surp Tatavos,
e di San-dukt Kuis (Suora e figlia di principe Sanadroc)
La
storia di questa festività inizia come ricordo della morte
di San Taddeo e della suora San-dukt, che morirono assassinati nel
48 D.C vittime della persecuzione contro i cristiani. San Taddeo
fu seppellito nei pressi del luogo dove ora si erge la Chiesa che
porta il suo nome, e la tomba si trova attualmente all'interno della
Chiesa, a destra dell'attuale altare.
Nel
1955 il governo Iraniano decise di vincolare la Chiesa come patrimonio
culturale e monumentale del paese, con il n° 405. La festa di
San Taddeo divenne in breve molto popolare, tanto da essere celebrata
da Armeni provenienti da Europa e America, ma anche da mussulmani
e Curdi provenienti dai villaggi vicini, che portano doni e sacrificano
i montoni esprimendo un voto. La festività, della durata
di 3 giorni, è talmente sentita che lo stesso capovillaggio
dei Curdi, per tradizione, mantiene l'incarico di custodire i preziosi
tesori che vengono esposti ed utilizzati durante la festa all'arrivo
dei pellegrini.
La
chiesa di San Taddeo si trova nel villaggio di Ghara Chelisa
(Chiesa nera, nome preso dall'abbondanza di pietra lavica nell'area)
nel capoluogo di Cialdaran, al 60 Km sud dalla Città di Maku
(che segna il confine tra Iran e Turchia), lungo la strada che collega
Tabriz a Bazergan passando per la Città storica di Khoy (rinomato
centro astronomico dai tempi di Zoroastro fino alla dominazione
Mongola). Khoy fu famosa durante la Prima Guerra mondiale per il
flusso migratorio degli Armeni d'Iran, che immigravano in Armenia.
Gli
Armeni, come tutti i popoli ariani, adottarono in una certa fase
storica la religione Zoroastriana; S. Taddeo venne invitato dal
Re Apkar degli Asacidi d’Armenia, che governava in Asia Minore,
nel 33 d.C.
e partì alla volta dell'Armenia con l'intento di diffondere
il Cristianesimo, ottenendo molti successi. il principe Sandrok,
che poco dopo divenne Re d'Armenia insieme alla figlia, si convertì
al Cristianesimo, ma in seguito sconfessò la nuova religione
è ritornò alla religione di stato Zoroastriana. Sua
figlia San-dukt si ribellò a questa decisione, volendo rimanere
cristiana per la parola portatale da San Taddeo. Il Re Sandrok,
vedendo la ferma volontà di rimanere cristiani che animava
Taddeo e San-dukt, ordinò l'uccisione di ambedue nella zona
chiamata Siah Ceshme ("Fonte Nera") o Villaggio
Ghara Chelisa ("Chiesa Nera"), che sarebbe anche
il nome dell’attuale Chiesa di San Taddeo.
Alla
fine
del terzo secolo d.C., un membro della famiglia di Asacidi –
Impero di Armenia – fu condannato alla pena di morte perchè
si scoprì che non portava i rituali doni alla Dea Anahita;
poco prima che tutti i membri della famiglia incriminata venissero
uccisi, una zia prese con sé salvandolo un bambino dei suoi
nipoti e lo portò in Asia Minore, sotto la protezione di
una famiglia Cristiana. Il bimbo, che si chiamava Gregorio, apparteneva
quindi alla famiglia Asacide, ma era stato concepito nei pressi
della Chiesa di San Taddeo (in Iran) ed era educato alla religione
Cristiana.
Nel
287 d.C. Tirdade III – Re d'Armenia in quel periodo, tornando
da un viaggio a Roma prese con sé il giovane Gregorio e lo
portò in Armenia come suo consulente. Lì scoprì
che il giovane rifiutava di donare i sacrifici ed obbedire alla
Dea Anahita, perchè fervente cristiano. Come punizione il
Re lo fece imprigionare in un pozzo (noto in seguito come "Khor
Virap") per 14 anni, ma la stessa sorella del Re decise
di aiutare il ragazzo di nascosto, fornendogli i viveri per sopravvivere.
Gregorio, nonostante la prigionia, fu capace di salvare da una grave
malattia Tirdade, che impressionato dalla forza della fede del giovane
alla fine nel 301 si convertì con l'intera famiglia. Da quel
momento l'Armenia divenne una Nazione Cristiana. Alla
sua morte il Gregorio fu proclamato Santo, e fu ricordato per sempre
come l'Illuminatore degli Armeni. San Gregorio fece costruire la
prima Chiesa cristiana in territorio Armeno, la Chiesa Merslin.
Re Tirdade III e San Gregorio invitarono addirittura l'Imperatore
di Roma Costantino a convertirsi alla Cristianità nel 303
circa, cosa che poi avvenne con il celebre "Editto di Costantino"
del 313 d.C. Gli Armeni in quegli anni erano molto attivi nel diffondere
il Cristianesimo nel mondo, e parteciparono a tre degli incontri
mondiali tra Cristiani, nel 325, 381 e 431 (ultimo incontro mondiale
tra i cristiani). Da quel momento gli Armeni non hanno più
partecipato ad altri raduni e conferenze, rimanendo fedeli alla
Chiesa Armena Concepita per il Nome di Grigor Lusavoric, Illuminatore
degli armeni Apostolici (San Gregorio).
Questo
breve accenno storico è estratto dalla Storiografia "S.Tadeì
Vank" pubblicata in 3.000 copie nel 1999 dal
Generale dell'Esercito Persiano Emil Hakopian, morto a Tabriz nel
2002. Il Generale Hakopian per oltre 60 anni ha curato la libreria
più importante e storica degli Armeni della nostra Citta
("Rostom Gradaran"); per il mio affetto e riconoscimento
personale ho voluto cosi onorare la sua memoria.
La
storica apertura della strada che porta alla Chiesa di San Taddeo
fa parte della memoria collettiva della nostra adolescenza a Tabriz.
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Immagini
della festa di San Taddeo, dove ogni anno è grande
la partecipazione ai balli degli Armeni di
Urumièh e Salmas |
La
Chiesa attorniata dalle tende dei pellegrini, vi rimarranno
accampati 3 giorni |
Una
veduta della Chiesa, ormai spoglia delle decorazioni in turchese
che arricchivano gli occhi dei personaggi dei bassorilievi |
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La
mappa del territorio Armeno, con l'ubicazione
della Chiesa di S.Taddeo |
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La
planimetria del complesso della Chiesa di S.Taddeo, come si
presenta al giorno d'oggi |
La
cronostoria di San Taddeo durante la sua ricostruzione nei vari
secoli
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