Iniziative
a favore degli Armeni a Matera:
Gemellaggio
SANTA
MARIA DE ARMENIS
La
chiesa basilicale di Santa Maria de Armenis è ubicata in
via San Francesco di Paola vecchio, e fa parte di un antichissimo
cenobio benedettino di monaci armeni che , secondo lo storico Gattini
sarebbero giunti a Matera intorno al XI secolo periodo in cui risalgono
le prime notizie , poi si trova menzione in vari documenti dal 1200,
1392, 1493 nei quali si rileva la serie degli Abati secolari, si
ricorda il canonico Pietro De Querquis il quale per abbellire la
chiesa di S.Maria de Armenis intorno al 1520 fece eseguire una statua
di S.Maria di Costantinopoli (la quale con la profanazione della
chiesa verrà poi trasferita nella soprastante chiesa del
Carmine) il canonico in seguito diventerà vescovo di Mottola.
Tra gli altri Abati si ricordano Antonio Persio e il fratello Domizio.
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planimetria e sezioni della Chiesa di Santa Maria de Armenis
(formato .pdf; disegni realizzati dall'Arch. Rota, courtesy Gaianè
Casnati)
Oltre
alla statua si S.Maria di Costantinopoli vi era anche un’immagine
di S.Nicola in pietra che la famiglia Copeti fece venire da Venezia
.
Il canonico Volpe ci racconta nelle sue Memorie che nel 1094 il
Pontefice "Urbano II nella quarta feria dell’ottava
di Pasqua di Resurrezione alla domenica seguente si recava a visitarla
e che si compiacesse concedere grandi indulgenze a pro di coloro
che nello stesso giorno ad ora amassero visitare quella chiesa.
Ignorandosi l’ora precisa, i divoti facevano nove visite tra
il mattino e dopo il vespro".
Nel 1544 dalla visita pastorale di mons. Saraceno la chiesa di Santa
Maria de Armenis risultava "ben accomodata, ornata e decorata".
Lo storico G.Fortunato ci informa che nel 1666 "Orazio
Costantino è nominato Abbate di S.Maria de Armenis".
Nel
1684 con decreto del 30 agosto avvenne la soppressione della chiesa
su volontà di mons. Del Ryos il quale decise di incorporarla
al Seminario (odierno Palazzo Lanfranchi ) con le rendite.
Con la diffusione del culto per S.Francesco da Paola nella chiesa
si installò la confraternita laicale intitolata al santo
paolano, che vi rimase fino al 1774 quando fu costruito il nuovo
tempio ( Chiesa di S.Francesco da Paola oggi visibile in via XX
Settembre). Successivamente la chiesa di S.Maria de Armenis verrà
sconsacrata e ridotta ad abitazione fino al 1958 quando fu abbandonata
a causa dello "sfollamento dei Sassi".
Un alto portale con elegante motivo trilobato introduce in un ampio
cortile su cui si affacciano gli ambienti del vecchio monastero.
Il complesso ipogeo ha facciata in muratura di stile tardoromanico
movimentato da una serie di arcatelle ogivali e lesene.
La cripta presenta discreti rilievi architettonici. L’ingresso,
ben modellato, è sormontato da un arco a tutto sesto che
reca incisa in lettere latine l’epigrafe: S.Maria De Armeniis.
Le
tre navate absidate sono divise da grossi pilastri da cui partono
arcate; sui pilastri e sulle pareti poggiano mezze colonne con capitelli
trapezoidali. Sulla controfacciata e sulle pareti laterali si intravedono
tracce di pittura. La pianta presenta uno sviluppo longitudinale
ad una navata con ingresso assiale. Sul fondo della navata è
presente il presbiterio a pianta rettangolare. Ai lati della navata
subito dopo l’ingresso principale si aprono due ambienti dalla
pianta irregolare. Quello a destra della navata presenta una cappella
voltata a botte.
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