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Herman Vahramian

CORRIERE DELLA SERA 08/07/2003

«Qualcosa di significativo»
Paolo Mieli

Su Nigrizia un ebreo, Gad Lerner, ha riconosciuto il genocidio armeno. (Paolo Mieli, Corriere della Sera)

Sul «difficile rapporto tra ebrei e genocidio armeno» Paolo Mieli ha risposto a una lettrice, Emilia Notari, dalla sua rubrica "Lettere al Corriere" dell'8 luglio 2003, anche citando Nigrizia.

E anche qui in Italia, in piccolo, è accaduto qualcosa di significativo. Sul mensile Nigrizia gli articoli di Gad Lerner sono abitualmente corredati con una vignetta del disegnatore di origine armena Herman Vahramian.

Tempo fa Lerner si lamentò di un disegno in cui il candelabro era stato modificato da Vahramian in un'arma da fuoco. Tipica e purtroppo consueta scivolata nella confusione tra la critica ad un atto del governo di Israele (l'arma da fuoco) e lo sberleffo all'intero universo israelitico (il candelabro).

Trascorse qualche settimana e Vahramian ebbe occasione per prendersi una rivincita commentando con una pungente vignetta un articolo di Lerner che auspicava l'ingresso della Turchia in Europa dimenticando di menzionare lo sterminio armeno da parte dei turchi.

Lerner, che pure - immagino - considera «unica» la Shoah, ha signorilmente accusato il colpo: «Vahramian mi ha reso pan per focaccia», ha scritto in una lettera aperta, «e io posso solo fargli i complimenti per come mi ha sistemato... Come potrei dargli torto? Il massacro del popolo armeno è stato il primo atroce genocidio del XX secolo... Caro Vahramian, io ti abbraccio e ti prometto solennemente che partecipando alla Giornata della memoria pregherò per i tuoi cari trucidati così come pregherò per i miei».

Vede, cara signora Notari, persino qui da noi qualcosa si muove nella direzione da lei auspicata.